Si è conclusa l’edizione più lunga e internazionale di sempre

Sabato, 13 luglio, con Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso, che hanno riportato sul palco dell’Isola del Castello di Legnano il Deejay Time, si è chiusa la ventitreesima edizione del Rugby Sound Festival.

L’evento, nato nel 1999 come festa per celebrare la chiusura di stagione del campionato del Rugby Parabiago 1948, nel 2024 si è definitivamente affermato con uno dei festival estivi in grado di accogliere e ospitare migliaia di fan provenienti da tutto il Paese, presentando un cast di eccellenze ed esclusive, tra cui diversi ospiti di grande richiamo internazionale.  

Un evento che è divenuto una tradizione nel panorama dei festival italiani, che negli anni si è evoluto, qualificandosi come punto di riferimento e importante tappa da includere in molti tour estivi e distinguendosi per aver sempre mantenuto salda la sua identità, legata al fair play, ai valori del gioco di squadra e al desiderio di celebrare la condivisione di un’esperienza collettiva, che è propria sia dello sport che che della musica dal vivo.

In un contesto di grande valore storico, sull’Isola del Castello di Legnano, circondata da antiche mura e lambita dal fiume Olona, il Rugby Sound Festival 2024 ha regalato musica ed emozioni a circa 72.000 spettatori, ospitando 25 performance dal vivo, 13 dj set, pre e after-show, questi ultimi, come da tradizione, sempre a ingresso gratuito, tenutisi sul secondo palco del festival, situato all’interno del Waikiki bar.

Sette gli ospiti internazionali, dai Die Antwoord ai Placebo, passando per il dj set dei Röyksopp, ad Alborosie che, sebbene italiano, è riconosciuto come un’icona della musica reggae nel mondo. Dall’hardcore di due pilastri del genere come gli statunitensi Suicidal Tendencies e Agnostic Front, a Legnano per la loro unica data italiana, a un’altra incredibile esclusiva internazionale: il concerto dei Cypress Hill, formazione che ha fatto la storia dell’hip hop mondiale. 

Quattro i sold out, quello del 29 giugno con Voglio Tornare Negli Anni 90, il 3 luglio con il concerto di Coez & Frah Quintale, il 6 luglio con Zarro Night, Dj Matrix, il Pagante & Friends e poi quello dell’11 luglio con Punk in Castle: una serata che ha visto sul palco tre leggendarie band punk-ska italiane, Vallanzaska, Derozer e Punkreas, che si è trasformata in un rito collettivo di celebrazione dello spirito originario del Rugby Sound Festival.

Purtroppo, quest’anno a causa del maltempo, si è anche registrato un annullamento: il tanto atteso concerto di Cristina D’Avena con i Gem Boy, in programma il 7 di luglio. 

Fra le novità introdotte in questa edizione, la possibilità di tornare dal Rugby Sound in treno, grazie a Trenord. L’azienda ferroviaria lombarda, infatti, in aggiunta alle corse previste da orario, ha attivato,  in quattro date della manifestazione, alcuni treni straordinari notturni per il rientro verso Varese e verso Milano e Treviglio.

Questo è l’anno in cui maggiormente abbiamo voluto osare. – commenta Fulvio De Rosa, head manager di Shining Production, co-organizzatore del festival – Abbiamo presentato una programmazione più estesa, portandola a 14 giorni, con una pausa nel mezzo, che ha permesso al Rugby Sound Festival di offrire ben tre weekend di grande musica all’Isola del Castello. Sicuramente, è stato un ulteriore sforzo da un punto di vista organizzativo, tuttavia ci tenevamo particolarmente ad ampliare il ventaglio dell’offerta, per poter creare un calendario quanto più ricco possibile e poter accontentare un pubblico estremamente eterogeneo. Quest’anno abbiamo incluso diversi generi musicali, alcuni anche agli antipodi fra loro, per riaffermare lo spirito del festival: un evento in cui tutti possano riconoscersi, almeno per una sera. 

Mai come in questa edizione abbiamo avuto l’onore di presentare un cast così internazionale.

La scelta dell’unica o delle poche date italiane di tour europei o mondiali è valutata anche in base alla reputabilità dell’evento e al contesto in cui si tiene la manifestazione. Siamo orgogliosi che il valore del Rugby Sound sia ormai riconosciuto anche oltre confine. 

Il nostro obiettivo per i prossimi anni è fare in modo che il Rugby Sound Festival continui a eccellere e affermarsi come uno dei festival italiani di maggiore respiro europeo, poiché siamo certi che abbia tutte le carte in regola per farlo: storia, know-how, esperienza, posizione e soprattutto un gioco di squadra difficilmente replicabile. Per questo ringraziamo il team del Rugby Parabiago, con cui da anni scendiamo in campo per giocare insieme questo bellissimo, emozionante e sempre sfidante campionato.”

Dichiara il sindaco di Legnano Lorenzo Radice: «I grandi eventi sono un aspetto qualificante nell’offerta di una Città e concorrono a determinare la sua attrattività. In questo senso il Rugby Sound, sebbene a Legnano abbia una tradizione relativamente recente, ha saputo imporsi rapidamente come un appuntamento immancabile e attesissimo della nostra estate rafforzando quel ruolo di Città polo che Regione Lombardia ci riconosce per tanti aspetti e che, proprio grazie anche a questo festival, esercitiamo a buon diritto anche per la musica richiamando un pubblico che va ben oltre i confini del nostro territorio. Una manifestazione di dimensioni così imponenti non si limita però a risvolti, pur notevoli, nell’ambito dell’offerta degli spettacoli; come sindaco considero importante il risvolto sociale e di aggregazione del Rugby Sound, che è stato in queste settimane una formidabile occasione di incontro fra persone, soprattutto, anche se non solo, giovani. A tutti quelli che, nell’ambito dell’organizzazione, oltre alle Forze dell’ordine, alla Protezione civile, al personale sanitario e ai dipendenti comunali, hanno lavorato per la buona riuscita di questa manifestazione vanno i miei ringraziamenti e le mie congratulazioni. E a tutti, fin da ora, va il mio arrivederci all’edizione 2025 del Rugby Sound. Legnano, come sempre, vi aspetta».

“Voglio ringraziare di cuore la Protezione Civile e la Croce Rossa, sempre presenti e tutti i nostri volontari che hanno dedicato anima e corpo al Festival in questa lunga edizione – aggiunge Cristiano Bienati, manager di Rugby Parabiago. Con le Forze dell’Ordine è stato fatto un grande lavoro per poter gestire al meglio anche eventuali emergenze a salvaguardia dell’incolumità dei partecipanti e di ciò sono grato alla Dott.sa Romano e a tutti i suoi collaboratori e collaboratrici. Nulla è lasciato al caso e il lavoro svolto prima e durante il Festival ha portato i frutti sperati: tutto è andato per il meglio. Il mio grazie va quindi alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, che hanno svolto il loro lavoro con enorme professionalità. Un ringraziamento speciale anche al Comune di Legnano e ai Comuni limitrofi, con i quali la collaborazione è sempre ottimale e ai nostri Sponsor, che sostenendoci ci permettono di raggiungere risultati di questa portata.

Con Shining Production la collaborazione, dopo tanti anni vissuti insieme, è diventata una forte amicizia: il sostegno reciproco è sempre vivo e presente, nel vero spirito del rugby. Voglio dedicare un pensiero particolare a Valerio Bonalumi e Valerio Antonioni, colonne portanti del Rugby Sound Festival, che ci hanno lasciato lo scorso anno ma che vivono con noi in ogni nota, in ogni serata. Senza di loro il Rugby Sound non sarebbe così com’è: non potremo mai dimenticarci della loro passione e del loro amore nei confronti della musica, saranno sempre con noi.”